SPELUNKE
Omaggio a Karl Valentin e Liesl Karlstadt
dai testi scritti da Karl Valentin
con Chiara Bosco, Luana Doni, Federico Palumeri e Flavio Vigna
ideazione e regia Chiara Bosco e Federico Palumeri
musica dal vivo Chiara Caputo
luci e assistenza tecnica Maurizio Fò
una produzione Doppeltraum Teatro
Una sgangherata compagnia di attori, si trova a dover mettere in scena uno spettacolo di cabaret e, più precisamente, un cabaret anni Venti con soli numeri di Karl Valentin e Liesl Karlstadt.
Doppeltraum Teatro presenta così il delirante, dadaista, dirompente mondo di Karl Valentin. Una serie di numeri – comici? grotteschi? terribilmente vaneggianti? – per esplorare, perlomeno in superficie, il vastissimo repertorio del famoso cabarettista tedesco .
Ogni sera, perlopiù nei tingeltangel bavaresi – locali fumosi, ingombri di sedie e tavolini con lastre di marmo – un pubblico di piccoli impiegati, casalinghe, commercianti applaudiva le apparizioni della silhouette allampanata di Valentin, che subito provocava «un’incessante risata interiore ma senza nulla di particolarmente bonario». Ma negli anni Venti, mescolati a quel pubblico variegato, si entusiasmavano per Valentin anche esseri così diversi come Brecht e Hesse, Tucholsky e Polgar. La sua «clownerie metafisica» gli aveva fatto inventare, quasi senza accorgersene, ciò che, decenni dopo, sarebbe stato chiamato il «teatro dell’assurdo». Uno spettacolo che restituisce il sapore di un cabaret puro, mai volgare, dissacrante e clownesco.