LA NOSTRA STORIA 

Doppeltraum Teatro è una compagnia torinese fondata nel 2012. Il suo nome vuole essere al tempo stesso una presentazione e una dichiarazione d’intenti. “Doppio sogno” significa coniugare il teatro con riflessioni profonde sul mondo contemporaneo. È anche un obiettivo: il desiderio di un altro mondo possibile. 

Doppeltraum ama raccontare storie in forme diverse: attraverso la narrazione, il canto o la musica, utilizzando testi inediti, classici o contemporanei, perseguendo una ricerca sulla parola che testimonia, vive e cerca di resistere. La compagnia opera a Torino, dove organizza laboratori e seminari teatrali aperti alla comunità, fondendo la ricerca artistica con lo sviluppo del territorio. 

Negli anni la compagnia ha avviato collaborazioni con diverse realtà artistiche e culturali del territorio torinese: Polo del ‘900, Istituto di studi storici Gaetano Salvemini, Unione Culturale Franco Antonicelli, Festival Play with Food – La scena del Cibo, compagnia Crack24, compagnie Liberipensatori Paul Valéry, Porgetto Zoran, Onda Larsen, Téckhnè Teatro, Progetto U.R.T. – Unità di Ricerca Teatrale diretta da Jurij Ferrini, compagnia di musica e teatro Accademia dei Folli, Biloura Performing Arts Collective, Terrazza Mascagni Teatro e Slow Cinema srl.

2012 - 2017: FONDAZIONE E PRIME CREAZIONI

Dopo il diploma, un gruppo di giovani studenti del liceo “Altiero Spinelli” di Torino – accomunati dalla passione per il teatro e da un’irrefrenabile voglia di cambiare il mondo –  fonda Doppeltraum Teatro. Sono Chiara Bosco, Marta Campigotto, Vanessa Lonardelli, Francesco Marabeti e Gabriele Pupo. Si conoscono tra i banchi di scuola e allo stesso tempo condividono la formazione teatrale in diverse accademie torinesi e attraverso workshop in giro per il mondo. 

Nascono i primi spettacoli: nel 2012 debutta il primo studio di “Indicazioni stradali sparse per terra”. Un prontuario, un manuale di istruzioni, una lista di “cose da fare” in una città in stato d’assedio. Frutto dell’elaborazione del testo omonimo di N. Maksumic, poeta e regista bosniaco, lo spettacolo affronta le vite dei protagonisti involontari delle guerre jugoslave degli anni Novanta. Grazie a questo progetto, successivamente, la compagnia si apre a nuovi elementi: entrano Davide Simonetti e Maurizio Fò, dapprima nel cast dello spettacolo e poi come membri a tutti gli effetti di Doppeltraum. Con Indicazioni la compagnia gira l’Italia, arrivando fino ai Balcani. 

Il 2014 è l’anno di “Umane Risorse”, commedia grottesca che affronta il mondo dei colloqui di lavoro, muro di “schianto” delle aspettative della cosiddetta “generazione Y” che si trova a dover fare i conti con metodi di selezione impossibili da superare. Lo spettacolo, scritto da Francesco Marabeti, ottiene la menzione speciale al premio InediTo – Colline di Torino 2015 e costituisce il lavoro più replicato da Doppeltraum, interpretato da diversi cast per oltre dieci anni. 

Nel 2016, alcuni componenti del gruppo rimangono affascinati dalla figura enigmatica e visionaria di Nikola Tesla. Questo incontro dà vita a “Nikola – Ricordi di chi inventò un secolo”, un esperimento scenico che esplora la vita e le idee di Tesla, la cui immaginazione ha contribuito a plasmare il mondo moderno, un omaggio a un uomo che ha saputo sognare oltre i confini del suo tempo.

Lo stesso anno, l’energia creativa della compagnia si manifesta non solo sul palco ma anche nelle strade della città, con lo spettacolo surreale “Dialoghi del terzo tipo” nato dall’incontro con il giovane e brillante autore Ferdinando De Blasio. È una raccolta di testi umoristici che ha preso forma durante alcune esibizioni al Varietà del Teatro della Caduta di Torino. Con un approccio fresco e coinvolgente, Doppeltraum porta il teatro fuori dai confini tradizionali, trasformando le strade torinesi in un palcoscenico di incontri surreali e riflessioni divertenti.

2018 - 2021: CRESCITA CREATIVA E NUOVE COLLABORAZIONI

Il secondo quinquennio di attività vede crescere e maturare la compagnia, che elabora più finemente la sua vocazione alla sperimentazione e alla commistione di generi.

Per due stagioni Doppeltraum lavora con la compagnia Teatro e Società alla programmazione della bottega teatrale Officine Folk, all’interno del progetto Corto Circuito della Fondazione Piemonte dal Vivo. 

Del gruppo originario rimane Chiara Bosco, che nel frattempo si specializza in pedagogia teatrale e tecniche e poetiche del terzo teatro e che introduce il gruppo a enti culturali di Torino come il Polo del ‘900, l’Istituto Salvemini e l’Unione Culturale Antonicelli. Nascono così le produzioni: “Due atti di dissenso” (“La firma” di Vaclav Havel e “L’attestato” di Pavel Kohout), indagine sulla “zona grigia” della Cecoslovacchia normalizzata in seguito alla repressione della Primavera di Praga del 1969 e “Prede. Provocazioni dalle Supplici di Eschilo”, un essai teatrale che unisce la riflessione di un filosofo, la tragedia delle Supplici e un “film da palco”, per parlare della farsa dell’accoglienza dei migranti nel nostro paese. 

Dal 2018 la compagnia è formata, oltre che da Chiara, da Federico Palumeri, Cristina Renda, Luana Doni e Flavio Vigna. Con Federico, Doppeltraum Teatro avvia una collaborazione con Crack24, compagnia nata da attrici e attori diplomati alla Shakespeare School diretta da Jurij Ferrini. Nasce l’allestimento di “Le prénom – Cena tra amici”, la fortunata commedia francese di Alexandre de La Patellière e Matthieu Delaporte, diventata poi un film, che mette a nudo la borghesia parigina squarciando il muro delle formalità. 

Negli stessi anni nasce anche il desiderio di aprirsi al teatro ragazzi con il progetto “Stelle. Un’avventura cosmica”, scritto e diretto da Chiara Bosco, e al teatro comico di Karl Valentin e Liesl Karlstadt con “Spelunke”.

2022 - 2024: ESPLORAZIONI ARTISTICHE E NUOVI ORIZZONTI

Le diverse esperienze formative e la versatilità dei membri del gruppo, che passano dalla scrittura alla regia alla recitazione, permettono di esplorare ambiti nuovi e dare vita a nuove collaborazioni.

È il caso del fortunato incontro con la drammaturga, regista e attrice calabrese Elvira Scorza, che scrive e dirige per la compagnia “All you can be(t) – Non si muore di fame ma di cattive abitudini”. Si tratta di una sorta di ritorno alle origini, che come fu per “Umane Risorse”, parte dalla biografia dei suoi membri per elaborare una storia generazionale, una fiction amara e tagliente che parla dei desideri e delle aspettative di un gruppo di trentenni costretti a fare i conti con una realtà poco promettente. Per la prima volta la compagnia viene diretta da una regista esterna e lo spettacolo, che debutta nel 2022 al festival Play with food – La scena del cibo, ottiene un notevole successo al Torino Fringe Festival

Sono – questi – gli anni post-covid, in cui Doppeltraum entra a far parte del Coordinamento Arti Performative di Torino, esperienza artistico-emergenziale nata in pandemia, che crea l’occasione per Luana e Chiara di entrare nel cast di “Fuga da Sarajevo”, spettacolo co-prodotto da 6 realtà torinesi in occasione del trentennale dell’assedio di Sarajevo. 

Il 2022 segna un altro importante incontro: con la regista e dramaturg Thea Dellavalle nasce il primo appuntamento del progetto “Drops” dedicato a grandi donne del passato. Con un team tutto femminile (Chiara Bosco, Luana Doni, Cristina Renda, Thea Dellavalle, Elvira Scorza e Carla Carucci) nasce “Goddam, Nina!” un tributo poetico a Nina Simone, alla sua arte, alla sua forte passione politica, al suo essere imperfetta e fallibile, genio e sregolatezza.

CRONOLOGIA SPETTACOLI

2024Goddam, Nina!
2022 – All you can be(t)/Non si muore di fame ma di cattive abitudini
2018 – Due atti di dissenso
2018 – Prede. Provocazioni dalle Supplici di Eschilo
2018 – Le prénom
2017 – Spelunke – Omaggio a Karl Valentin e Liesl Karlstadt
2016 – I dialoghi del Terzo Tipo
2016 – Nikola – Ricordi di chi inventò un secolo (studio)
2014 – Umane Risorse
2012 – Indicazioni stradali sparse per terra